Nel vasto e talvolta bizzarro mondo dei social, YouTube è tornato a essere il protagonista di una storia che somiglia molto a un revival anni ’80 o al terzo capitolo del Signore degli Anelli. Perché, vi chiederete? Beh, preparatevi a un viaggio tra formati verticali, algoritmi super intelligenti e un pizzico di nostalgia per i tempi in cui guardare video significava semplicemente premere play e rilassarsi.
Shorts: l’Ascesa dei Video Brevi Verticali
Avete presente quei video verticali che scorrono veloci come un treno in corsa? Ecco, YouTube ha deciso di unirsi alla festa, introducendo gli Shorts i suoi video brevi verticali, un po’ come quei cugini più giovani e trendy dei video tradizionali. TikTok e Instagram con i loro Reels hanno fatto scuola, e YouTube ha deciso di non restare indietro. Questo formato ha permesso alla piattaforma di catturare l’attenzione di un pubblico che, diciamolo, ha la soglia di attenzione di un pesce rosso.
Ma c’è di più: questi video non solo sono rapidi e accattivanti, ma vengono anche mostrati più volte all’interno dei risultati di ricerca, aumentando le possibilità di catturare lo sguardo delle persone.
L’Algoritmo di YouTube che sa Tutto (o quasi)
Se pensate che il vostro motore di ricerca preferito vi conosca bene, aspettate di vedere cosa riesce a fare l’algoritmo di YouTube. La piattaforma ha sempre avuto un asso nella manica: la capacità di indicizzare i contenuti in modo così preciso che sembra quasi leggervi nella mente.
Mentre altre piattaforme faticano a offrirvi esattamente quello che cercate, YouTube riesce a farlo con una precisione chirurgica. In pratica, se cercate un tutorial su come fare il nodo alla cravatta o un video di gattini che chiamano la mamma, YouTube vi servirà esattamente quello che volete. E magari vi suggerirà anche qualcos’altro che non sapevate di volere, ma di cui non potrete più fare a meno.
Il Cambiamento del Comportamento degli Utenti: La TV 3.0
Ma c’è un altro motivo, ancora più intrigante, dietro la rinascita di YouTube: il cambiamento del comportamento delle persone. Ricordate quando tutti eravamo ossessionati dal condividere ogni singolo dettaglio della nostra vita sui social? Bene, sembra che quella fase sia passata.
Oggi, il pubblico sta tornando a un modello di consumo più passivo, una sorta di TV 3.0. Invece di creare contenuti, molti preferiscono semplicemente guardare, lasciando che siano gli altri a fare il lavoro sporco. Un po’ come accendere la TV e lasciarsi trasportare dal flusso di programmi.
Questo spiega perché piattaforme come YouTube e Twitch stanno dominando in termini di ore di visualizzazione. Offrono contenuti che le persone possono consumare in modo passivo, senza dover necessariamente partecipare attivamente. Nel frattempo, piattaforme come Instagram e Facebook, che una volta erano il tempio della condivisione personale, stanno vedendo un declino. L’esperienza offerta da queste piattaforme viene ormai percepita come obsoleta, quasi come un vecchio telefono a rotella in un mondo di smartphone.
E Ora? Che Fare?
Se ti sei ritrovato a guardare l’orologio, chiedendoti dove sia finito il tempo mentre eri perso tra video di gattini e tutorial, non sei solo.
E se sei un’azienda o un creator che si chiede come navigare in questo nuovo panorama digitale, beh, ho una buona notizia per te.
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